Riconoscere i segni dei tempi

L’assemblea primaverile dei delegati USIE è diventata l’occasione per ripercorrere i fatti dell’anno precedente, così è stato anche il 25 aprile 2019 a Berna. La retrospettiva ha confermato che i segni dei tempi sono stati riconosciuti, le sfide accolte e i lavori per un futuro di successo progrediti.

Il Presidente centrale Michael Tschirky ha dato inizio all’assemblea affrontando la tematica che ha impegnato intensamente l’Unione negli scorsi mesi: il suo riorientamento. Riferendosi alla procedura di consultazione per i nuovi statuti e i nuovi regolamenti, conclusasi nel novembre scorso, ha approfittato per riassumere le modifiche salienti. Gli statuti sono stati snelliti, semplificati e modernizzati, i nuovi regolamenti resi più trasparenti. La revisione prevede che tutti i gruppi professionali formati dall’Unione possano diventare membri attivi. Questa evoluzione sarà supportata con la creazione di dipartimenti. Anche delucidazioni in merito al cambiamento di nome sono state date, si vuole rendere tangibile l’apertura verso l’esterno. Per il Comitato centrale era chiaro che non sarebbe stata una questione facile. Secondo Tschirky i nomi sono sì, una questione di gusto, ma purtroppo la necessità di un cambiamento di nome non viene da tutti compresa. Tuttavia i membri attivi si sono espressi chiaramente. Alla prossima Assemblea generale il nome EIT.swiss sarà sottoposto, assieme alla bozza degli statuti, all’approvazione. Tschirky ha ribadito l’importanza di questo passo affinché la visione di diventare il rappresentante principale dell’impiantistica si realizzi. Non si tratta di voler far concorrenza a suissetec o di acquisire professioni estranee alle nostre attività, ma piuttosto di una coalizione delle forze interne al settore elettrico e così implementare l’influenza verso i partner sociali e la politica. Proprio verso la politica, enfatizza Tschirky, è importante potenziare l’efficacia e fa alcuni esempi: l’interpellanza dell’ESTI di electrosuisse, inoltrata dal Consigliere nazionale PLR Matthias Jauslin al Consiglio di Stato, inerente alla modifica dell’inizio della scuola reclute estiva o la presa di posizione della GAG costruzionesvizzera sulla legge sul CO2 per la proroga del Programma edifici. Questo lavoro non si limita solo al Parlamento, ma necessita di cooperazione con l’amministrazione, la sua importanza si è vista negli scorsi mesi in materia OIBT. A causa delle critiche rivolte alla nuova regola sull’obbligo di notifica, l’USIE si è adoperata nella relativa commissione per la reintroduzione di quella vecchia, e con successo. Infatti, la deroga promulgata dall’ESTI è entrata in vigore il 5 febbraio scorso. In conclusione Tschirky ha informato brevemente sul sistema d’informazione Allianz Bau ISAB/SIAC, presentato ai delegati lo scorso novembre, che ora è di dominio pubblico. Affinché il sistema possa essere usato in maniera capillare ci vorrà comunque ancora tempo.      

Thomas Baumann, presidente della Commissione per l’economia aziendale (CEA), ha presentato i punti salienti del 2018. Ha informato sui gruppi di lavoro strategici che hanno di nuovo dovuto confrontarsi con la problematica dei bassi contributi di copertura. Ha constatato che nei suoi 16 anni d’attività commissionale non è ancora stato in grado di procacciare contributi di copertura più alti. I membri CEA sono al momento piuttosto pessimisti, visti gli attuali numeri del confronto aziendale, la mancanza d’interesse per i seminari economico-aziendali o l’uso non proprio preciso del CPN. La commissione vuole impegnarsi per migliorare la situazione, per esempio includere dei supporti nella pre- e postcalcolazione, implementare maggiormente il BIM nel CPN e fare in modo che le aziende si confrontino intensamente con il BIM. Infine consiglia ai presenti di tenersi lontano dalla rovinosa guerra dei prezzi e cita “Raramente un azienda è fallita per mancanza di lavoro, ma alcune lo sono a causa di offerte sottostimate”.  

Come dimostrato dalla relazione del presidente della Commissione per la formazione professionale CFP, Patrick Bossard, nell’ambito dello sviluppo professionale è stato fatto parecchio. Le formazioni di base sono state classificate nel quadro nazionale delle qualifiche QNQ: la formazione di base triennale di elettricista di montaggio AFC si posiziona al livello 4, quelle quadriennali al livello 5. La CFP ritiene si tratti di un buon presupposto per il progetto OFor 2020+. Sono anche stati avviati i lavori inerenti alla formazione di base nell’ambito dell’informatica degli edifici (BeGIN). La decisione della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) sul ticket preliminare ha siglato la fine della lunga confusione e ha sancito la collaborazione tra la ICT Formazione professionale e l’USIE. Prevista è una struttura modulare che faccia da base anche per altre formazioni di base. Il relativo concetto dovrebbe essere inoltrato per consultazione nel prossimo autunno. Nel concetto è prevista una formazione di base biennale con certificato federale di formazione pratica (CFP). Il settore vede il CFP con scetticismo ma Patrick Bossard ricorda che anche per la formazione di base di elettricista di montaggio AFC la resistenza fu forte, ma come si è visto non ha assolutamente recato alcun danno. Dichiara inoltre “Dobbiamo offrire a tutti i giovani dotati e impegnati la possibilità d’integrarsi nel nostro settore, in fin dei conti necessitiamo di personale qualificato, sia per lavori semplici che complessi, bisogna avere il coraggio di intraprendere nuove strade; senza cambiamenti e innovazioni il settore si fossilizza”.

Innovazione e cambiamento sono stati tematizzati anche nel rapporto di Silvan Lustenberger, presidente della Commissione per la tecnica e lo sviluppo tecnologico (CTST). La CTST non si è occupata del cambiamento come tale, ma piuttosto sulla velocità con cui avanza. Nell’ambito della tecnologia dell’edificio i rispettivi membri si sono confrontati con l’Industria 4.0 e l’Internet delle cose (IoT). Hanno discusso l’evoluzione dei modelli aziendali delle imprese di installazioni elettriche facendo l’esempio di uno scaffale fatto su misura; questi modelli rappresentano l’insieme del processo del valore aggiunto, in digitale e online. In riferimento agli sviluppi nella tecnica di comunicazione, Silvan Lustenberger consiglia agli imprenditori presenti di definire i futuri campi d’attività e di formare e perfezionare adeguatamente i propri collaboratori. L’ambito della tecnica energetica è contraddistinto da una miriade di prodotti ad alta efficienza energetica. Secondo la CTST non si tratta più di soli prodotti, ma del loro impiego e connettività; per rendere l’idea cita le comunità di consumo proprio. Ci vuole creatività e apertura verso nuove forme di fruizione dell’energia prodotta in modo ecologico ed economico. Lustenberger conclude con la citazione “La normalità in ogni vero cambiamento è il cambiamento della normalità”.